Bonus mobili, novità del 2022

COME FUNZIONA E CHI NE HA DIRITTO?

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Il bonus mobili è stato confermato per quest’anno e per i prossimi due, con una riduzione, purtroppo, rispetto al 2021. Lo scorso anno potevamo avere una soglia massima di spesa fino a 16milaeuro; nel 2022 la cifra è scesa a 10mila, per poi scendere ulteriormente a 5mila nel 2023 e nel 2024.

Può essere fruita da parte dei soggetti che effettueranno fino al 31 Dicembre 2022 spese per l’acquisto di mobili e/o grandi elettrodomestici delle seguenti categorie: forni (non inferiore alla classe A), lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie (non inferiore alla classe E), frigoriferi e congelatori (non inferiore alla classe F), finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dall’1.1.2021.
Altra brutta notizia è che non è previsto lo sconto in fattura, la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio lavori, potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori).
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito).
Per ottenere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico, carta di debito o credito (per tracciare la transazione), inoltre ci deve essere corrispondenza tra il totale pagato e l’importo della fattura relativa. NON è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

QUALI DOCUMENTI SERVONO?

– l’attestato di pagamento: ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito), documentazione di addebito sul conto corrente;
– le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti, e i dati anagrafici dell’acquirente compreso il codice fiscale.

Nel caso si voglia pagare con Bonifico Bancario è necessario indicare nella Causale del bonifico:

  • Denominazione Sociale;
  • Indirizzo del venditore;
  • C.F./P.Iva del venditore;
  • Numero di Ordine se presente.

La fattura che il venditore emetterà non avrà NESSUNA dicitura (la dicitura “Bonus Mobili” nella fattura è solo un consiglio, NON un obbligo previsto dalla normativa).
Inoltre, ultima novità, per il Bonus Mobili NON è più necessario effettuare un bonifico parlante, lo segnala la stessa Agenzia delle Entrate: “Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.” (pagina 6 della guida dell’Agenzia delle Entrate).

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