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Ebbene sì pare che questa volta sia proprio vero, il tante volte rinviato obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari pare sia alle porte.
Prima di analizzare la questione nel dettaglio lasciatemi fare una piccola considerazione.
Quando fu introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica, lo scopo fu quello di ridurre l’evasione fiscale ma si decise di escludere i forfettari da tale obbligo. Quando, invece, fu introdotto il regime forfettario si disse che sarebbe stato il regime naturale delle ditte individuali e dei professionisti. A questo punto una domanda nasce spontanea, perché introdurre un sistema per controllare le fatture emesse e poi dare la possibilità ad una platea così ampia di partite iva di aggirare la norma stessa? Lascio a chi legge dare un risposta.
Ma veniamo ad oggi!
Pare che il legislatore abbia deciso di sistemare questa anomalia tutta italiana ma, ancora una volta, si vogliono sbagliare tempi e modi.
Si sbagliano i tempi introducendo una norma così importante in corso d’anno 01 luglio 2022? Questo naturalmente causerà problemi non solo a chi emette ma anche a chi riceve le fatture. Già li vedo i poveri colleghi alle prese con clienti che si ritroveranno con parte di fatture cartacee e altre elettroniche. Ma su questo il nostro legislatore è recidivo, basti pensare al cambio di aliquote IVA avvenuto in corso d’anno.
Ma si sbagliano anche i modi infatti, secondo un articolo del Sole 24h, sarebbero comunque esonerati coloro che abbiano un fatturato al di sotto dei 25.000€ creando ulteriori problemi per i colleghi commercialisti. Già me li immagino a combattere con i clienti che vogliono fare l’impossibile per restare sotto soglia.
E allora ben venga l’obbligo ma per tutti e ad inizio anno!!! Si spera che il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti possa intervenire sulla questione ed evitare a tutti noi ulteriori problemi.
Da più parti leggo che questo nuovo obbligo deve essere visto come una opportunità per la nostra categoria lasciando pensare che magari potremmo offrire un servizio remunerato… a questo punto immaginate che stia ridendo come un pazzo mentre scrivo !!! Molti colleghi hanno già capito a cosa mi riferisco; provate a chiedere 5€ in più per offrire il servizio di fatturazione elettronica e vedete cosa vi sarà risposto. Nella migliore delle ipotesi il cliente vi dirà: “dottore perché la devo pagare per un servizio che mi è imposto per legge?”. Ma di questo l’AdE non se ne cura e ancora una volta saremo i dipendenti non retribuiti della Agenzia delle entrate. Per evitare ciò, i nostri clienti, non abituati a tale obbligo, dovranno investire risorse in nuovi software oppure cominciare ad utilizzare il sistema gratuito di AdE martellando il povero professionista per ogni errore commesso e in cambio di nulla.
E allora, ritornando all’inizio, pare che l’obbligo scatterà dal 1 luglio per tutti coloro che hanno un fatturato sopra i 25.000€…. ma siamo in Italia e il “pare” va messo tra virgolette perché tutto può ancora cambiare.
Se vi fa piacere lasciare un Vostro parere ne sarei felice…. alla prossima!